ASSIV e le altre Associazioni di categoria (UNIV, A.N.I.V.P., Assovalori, Confcooperative Lavoro e Servizi, Legacoop Produzione & Servizi e AGCI Servizi) hanno inviato una nota indirizzata alla Protezione Civile nazionale, al Ministero dell’Interno, al Ministero della Salute, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, a Banca d’Italia, all’ABI (Associazione Bancaria Italiana), a Poste Italiane Spa e a tutte le Prefetture del territorio italiano, avente ad oggetto: Osservanza del “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus Covid -19 negli ambienti di lavoro”, siglato ieri 14 Marzo 2020 fra le parti sociali.

Tale Protocollo  al  punto  6  Dispositivi di protezione individuale – ultimo capoverso,   dispone che “qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario l’uso delle mascherine, e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc.) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie”.

In merito a questo, ASSIV e le altre  Associazioni datoriali informano che:  Numerosi nostri associati che esplicano la fondamentale attività di trasporto valori,  le cui norme di riferimento prevedono che a secondo delle somme trasportate siano presenti fino a un massimo tre persone contemporaneamente all’interno dei mezzi adibiti a tale attività,  ci stanno significando che sono in via di esaurimento o addirittura già esaurite tutte le scorte di tali strumenti di protezione, e di come sia assolutamente impossibile, allo stato, reperire sul mercato ulteriori forniture di questi materiali, anche in considerazione dei noti fenomeni di blocco di tali merci dai paesi fornitori, e la scarsa o nulla produzione italiana degli stessi.

Siamo quindi ad informare le Autorità in indirizzo che in assenza di tali dispositivi i nostri associati non potranno garantire a breve il regolare svolgimento dell’attività di trasporto valori, strategica per la continuità operativa di poste, banche e ATM, con evidenti ricadute negative sulla già provata situazione socio – economica del Paese.